Inizia la sua storia nel lontano 𝟕 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟏𝟕𝟗𝟕 quando i rappresentanti delle città di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara, riuniti in Congresso, 𝐚𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚𝐫𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐞, 𝐛𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐞 𝐫𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐞𝐬𝐬𝐢𝐥𝐥𝐨 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐞𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐑𝐞𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐂𝐢𝐬𝐩𝐚𝐝𝐚𝐧𝐚. Questo atto simbolico sottolineò l'ascesa di un nuovo Stato, sotto la protezione delle armi francesi, contribuendo a definire l'identità nazionale e segnando un momento fondamentale nella storia italiana.

Successivamente, 𝐧𝐞𝐥 𝟏𝟖𝟒𝟖, 𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐯𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐫𝐢𝐠𝐢 𝐞 𝐕𝐢𝐞𝐧𝐧𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐭𝐞𝐧𝐚𝐫𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐫𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐞 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚. La strenua resistenza dei milanesi costrinse gli austriaci a ritirarsi dalla città in cinque giornate di dura lotta. 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐮𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐚𝐝𝐨𝐭𝐭ò 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐮𝐚 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢𝐞𝐫𝐚, 𝐮𝐧 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐢 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐃𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞.

Le bandiere tricolori sventolarono ancora in molte città italiane 𝐧𝐞𝐥 𝟏𝟖𝟓𝟗 𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝟏𝟖𝟔𝟎, 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐌𝐢𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐆𝐚𝐫𝐢𝐛𝐚𝐥𝐝𝐢.

𝐋𝐚 𝐑𝐞𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚, 𝐧𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞, 𝐧𝐚𝐜𝐪𝐮𝐞 𝐢𝐥 𝟐 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝟏𝟗𝟒𝟔 a seguito del referendum istituzionale che determinò la sua attuale forma di governo. Dopo la sua nascita, un 𝐃𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐋𝐞𝐠𝐢𝐬𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐚𝐭𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟗 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝟏𝟗𝟒𝟔 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧ì 𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢𝐞𝐫𝐚, 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐀𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚 𝐂𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝟐𝟒 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨 𝟏𝟗𝟒𝟕 𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟐 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚.

La sua adozione nel corso dei secoli testimonia la forza e 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐨𝐯𝐫𝐚𝐧𝐢𝐭à 𝐞 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭à.

Anche l’Area Marina Protetta “Tavolara – Punta Coda Cavallo”, pertanto, orgogliosamente, fa parte ed è espressione dell’identità nazionale rappresentata dalla bandiera tricolore.