Una super mamma

Una super mamma

Durante una notte di mezza estate è accaduto un evento eccezionale per il territorio gallurese. Un esemplare di ๐˜พ๐™–๐™ง๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™– ๐™˜๐™–๐™ง๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™– ha deposto le uova in una spiaggia all'interno dell'Area Marina Protetta “Tavolara - Punta Coda Cavallo”: Lu Impostu. 

Il primo avvistamento del nido è stato segnalato da una persona che faceva una passeggiata sul litorale e ha allertato il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, contattando il 1515.

Questo ha reso possibile avviare il protocollo di intervento della ๐‘๐ž๐ญ๐ž ๐ซ๐ž๐ ๐ข๐จ๐ง๐š๐ฅ๐ž ๐ฉ๐ž๐ซ ๐ฅ๐š ๐…๐š๐ฎ๐ง๐š ๐Œ๐š๐ซ๐ข๐ง๐š ๐ข๐ง ๐๐ข๐Ÿ๐Ÿ๐ข๐œ๐จ๐ฅ๐ญ๐šฬ€, con l’immediato intervento del personale dell’Area Marina Protetta “Tavolara - Punta Coda Cavallo. Dopo aver appurato l’effettiva deposizione e individuato la posizione esatta della camera del nido, è stato possibile metterlo in sicurezza e installare un termometro per il monitoraggio delle temperature affinché, con buona approssimazione, si potesse valutare la data della schiusa delle uova.

Grazie al costante monitoraggio effettuato dal personale dell'Area Marina Protetta, in stretta collaborazione con il Comune di San Teodoro, la Guardia Costiera, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e della Compagnia Barracellare, dopo 58 giorni, finalmente, “i custodi del nido” hanno osservato l’atteso cambiamento. La formazione di un piccolo cratere, ad indicare la schiusa delle uova e la probabile risalita dei piccoli verso la superficie sabbiosa. 

Ciò ha determinato l’attivazione del protocollo di schiusa e la possibilità di assistere all’atteso spettacolo della natura: lunedì 25 settembre, verso le 3 di notte, i primi 7 piccoli sono fuoriusciti e, con un percorso illuminato da una luna scintillante, hanno guadagnato la via del mare.

A seguito dell’arresto delle emersioni, due giorni dopo, in accordo con il Coordinamento regionale e la Rete, si è disposta l’apertura e l’ispezione del nido per valutarne le condizioni e consentire ai piccoli, eventualmente riscontrati intrappolati, di prendere la via del mare.

In conseguenza di ciò, si è potuto prendere atto della presenza di 78 uova, 75 delle quali schiuse e 3 non ancora, tanto da renderne necessario il prelievo perché lo sviluppo potesse essere monitorato nell’incubatrice del Centro Ricerca e Sviluppo (CReS). Inoltre, all’interno del nido, sono state trovate anche 3 piccole tartarughe, la cui risalita era stata resa difficile dalle condizioni della sabbia, le quali sono state poste in una scatola termica in attesa dell’imbrunire: momento in cui sono state rilasciate alla volta del mare. 

Abbiamo voluto raccontare questa storia perché è un esempio straordinario di come l'impegno congiunto delle Persone, delle Istituzioni e delle Autorità, possa fare la differenza nella conservazione della biodiversità marina, a garanzia dell’ambiente.

È un promemoria destinato a noi tutti, a suggello dell’importanza della comune responsabilità, del lavoro condiviso da continuare a svolgere, a vantaggio della natura, per le generazioni future.