Puo’ una AMP contribuire a migliorare il benessere socioeconomico in un’ottica di sostenibilità?

Puo’ una AMP contribuire a migliorare il benessere socioeconomico in un’ottica di sostenibilità?

È uscito in questi giorni il testo “La contabilizzazione a valorizzazione dei servizi ecosistemici e del capitale Naturale nelle Aree Marine Protette”, pubblicato all’interno di una collana della casa editrice Franco Angeli, che promuove e valorizza analisi e studi sugli strumenti operativi e sulle strategie per costruire sostenibilità e benessere nelle comunità. Il testo, attraverso il caso dell’AMP Tavolara Punta Coda Cavallo, esamina, con lo strumento della contabilità ambientale, alcune delle attività cruciali per la gestione sostenibile degli ambienti marini e costieri, partendo da un’attività voluta dall’allora Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. I settori del turismo balneare, del diving, del diportismo, della piccola pesca artigianale e di quella ricreativa sono stati analizzati con un approccio sistemico che mette al centro il valore del capitale naturale nell’attività economica. I benefici prodotti sul tessuto socioeconomico del territorio generati dalla presenza dell’AMP di Tavolara salgono dunque a circa 534.500.000 milioni di euro se consideriamo la ricaduta economica stimata sulla spesa turistica direttamente correlata alle attività dei settori prima elencati. Questo studio mostra con chiarezza che la presenza di un’area marina protetta, gestita con competenza ed efficacia, rappresenta un importante fattore trainante per lo sviluppo locale sostenibile, dimostrando che l’investimento pubblico della tutela ambientale restituisce, al territorio, rilevanti benefici in termini di valori socioeconomici. Per esemplificare, un euro investito all’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo restituisce alla comunità un valore economico pari a 1.200 euro. Peraltro, come già ricordato anche durante i lavori del convegno che anticipavano i temi della pubblicazione, gli ambienti naturali e le specie che ospitano hanno comunque una quota parte che a nostro parere rimane incommensurabile, direttamente legata anche alla storia dell’Uomo e della sua presenza nel territorio.