Le prateria a Posidonia oceanica

Le prateria a Posidonia oceanica

Posidonia oceanica pianta caratterizzata da foglie nastriformi organizzate in ciuffi. Le foglie originano da un fusto modificato detto rizoma da cui si dipartono anche delle radici che ancorano la pianta al substrato. Il rizoma può svilupparsi parallelamente o verticalmente al substrato, nel primo caso si parla di rizoma plagiotropo nel secondo di rizoma ortotropo. Forma dense praterie prevalentemente su substrati mobili ma occasionalmente anche su roccia, dalla superficie fino oltre 40 m di profondità, in relazione alla limpidezza delle acque. Sopporta ampie variazioni di temperatura, dai 10 ai 28°C circa, mentre il suo sviluppo è limitato dalla quantità di luce disponibile e dalla salinità, infatti, è poco diffusa in acque torbide e nelle lagune o in prossimità delle foci dei fiumi. Pianta perennante e secolare che si riproduce sia vegetativamente sia sessualmente. L’asse fiorale porta da 1 a 4 spighe, ognuna con 3 fiori ermafroditi. Dal fiore fecondato si originano i frutti detti “olive di mare” che maturando passano dal colore verde al rosso al bruno sviluppando nel pericarpo dei prodotti oleosi che ne favoriscono il galleggiamento e quindi la dispersione. Specie endemica del Mediterraneo la cui distribuzione è limitata alle coste di questo bacino. Le altre specie del genere Posidonia sono endemiche dell’Australia e la loro origine comune avvalora la teoria della deriva dei continenti e dell’esistenza del mare primordiale Tetide. Specie protetta delle direttive comunitarie è di fondamentale importanza per gli ecosistemi marini e per la salvaguardia dei litorali.